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Nel mese di Aprile 2009, la DIREZIONE GENERALE “EDUCATION AND CULTURE” della COMMISSIONE EUROPEA, ha rivolto alla società civile degli Stati membri dell’Unione Europea, un invito a presentare proposte progettuali facenti riferimento al Programma “Europe for citizens”. Questo programma, rivolto a favorire e promuovere la cittadinanza europea attiva, si compone di quattro azioni diverse, una delle quali è così intitolata:

Azione 4 Memoria europea attiva

L'obiettivo dei progetti sostenuti nell'ambito di questa azione è mantenere viva la memoria delle vittime del nazismo e dello stalinismo e migliorare la conoscenza e la comprensione da parte delle generazioni attuali e future di ciò che è avvenuto nei campi di concentramento e in altri siti di sterminio di massa, e delle cause che hanno provocato tali eventi.

L’obiettivo generale che la Commissione Europea persegue col programma “Europa per i cittadini“ é di concorrere alla costruzione di una Nuova Europa fondata sui valori condivisi della pace, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, della coesione sociale e della solidarietà tra i popoli.

L’Associazione fra ex Consiglieri regionali della Calabria, sensibile e motivata a concorrere alla promozione della cittadinanza europea attiva, come prevede il suo Statuto, ha ritenuto, venuta a conoscenza dell’invito rivolto alla società civile dalla Commissione Europea, di avere i requisiti previsti per partecipare all’iniziativa con un proprio progetto e deciso di interpellare ed associare come partner scientifico (espressamente richiesto come requisito obbligatorio per la partecipazione all’invito) “la Fondazione Internazionale Ferramonti di Tarsia per l’Amicizia tra i popoli” istituita con la legge regionale n. 15 del 2/6/1999. La Fondazione Ferramonti è stata voluta dal Consiglio Regionale della Calabria perché sul territorio della nostra Regione – esattamente nel Comune di Tarsia in Provincia di Cosenza - il regime fascista “utilizzò lo strumento dell’internamento per allontanare dalle abituali residenze varie categorie di civili italiani e stranieri” (ebrei, slavi, apolidi), costruì un apposito campo di internamento, (il più grande campo di internamento “fascista”), che, nel periodo dal 1940 al 1943 ospitò in media 1500 internati.

E’ nata così e si è rapidamente perfezionata l’idea di partecipare all’invito della Commissione Europea con un progetto riguardante la “memoria europea attiva”, mirato a riscoprire e rammemorare il Campo di internamento di Ferramonti di Tarsia, una storia sconosciuta all’Europa, dimenticata in Italia e poco conosciuta anche in Calabria.

Il Progetto, denominato “Ferramonti: dal Sud Europa per non dimenticare un campo del duce”, EACEA – Azione 4 - recante il numero 160863 – Decisione n. 2009 – 3360/001-001, è stato approvato e co-finanziato nel mese di Agosto 2009.

Attraverso il progetto e la ricerca storica operata dalla Fondazione Ferramonti, che ha messo al servizio del progetto i suoi archivi, è stato possibile progettare e realizzare strumenti di conoscenza storica, destinati a conservare e tramandare alle nuove generazioni, la “MEMORIA DEL CAMPO DI INTERNAMENTO DI FERRAMONTI”, in stretta aderenza, dunque, con le finalità del Programma “EUROPE FOR CITIZENS”.

Il soggetto proponente – l’Associazione fra ex Consiglieri Regionali della Calabria – ed il soggetto partner – la Fondazione Internazionale Ferramonti di Tarsia per l’Amicizia tra i Popoli - sono presentati nella parte “CHI SIAMO” del sito.

Quanto al Progetto presentato, possiamo dire, in generale, che esso ha fatto proprie le finalità espresse nella - Azione 4 - del Programma “Europe for citizens” 2008 ed ha inteso narrare e divulgare, attraverso gli strumenti in esso previsti e realizzati (Pubblicazione – sito internet – DVD) la storia del campo di internamento di Ferramonti, contestualizzandola con la più generale problematica delle persecuzioni razziali nazi-fasciste e staliniste, che hanno caratterizzato la storia condivisa dell’Europa prima e dopo la II^ guerra mondiale.

Questo ha permesso di conoscere meglio ed apprezzare l’identità europea, che accomuna i cittadini dell’EU, promuovendo, così, il senso di appartenenza dei cittadini europei ai valori che caratterizzano l’Unione.

L’organizzazione di laboratori (12) presso le 6 scuole superiori direttamente coinvolte nella realizzazione del progetto e dislocate nelle 5 Province della Calabria, ha avuto la finalità di promuovere iniziative, dibattiti e riflessioni sulla storia dolorosa e tragica del regime nazi-fascista e sull’importanza e necessità dell’impegno contro ogni forma di violazione dei diritti umani.

Il progetto formativo si è focalizzato sul trasferimento ai giovani dei valori di base dell’Unione Europea attraverso il racconto di questa tragica esperienza, effettuata da personale qualificato e adeguatamente formato dal team di esperti della Fondazione Ferramonti. Durante i laboratori, particolare attenzione è stata riposta nella scelta del metodo di conduzione, che ha privilegiato un dialogo strutturato con il coinvolgimento attivo e la partecipazione degli studenti.

Nella pubblicazione “FERRAMONTI: dal Sud Europa per non dimenticare un campo del duce”, realizzata a conclusione del progetto, risulta implicita la promozione dei valori di tolleranza, solidarietà e comprensione reciproca che sono alla base dell’Unione Europea. Inoltre, scopo del progetto è stato quello di sviluppare il tema della memoria comune e di promuovere, attraverso il suo svolgimento, la cittadinanza europea attiva. La realizzazione di laboratori e la previsione di ampi spazi di discussione ha facilitato un apprendimento informale di questo concetto. Il coinvolgimento durante il seminario di avvio del network dell’Associazione ex Consiglieri regionali della Calabria e della Fondazione Ferramonti, ha prodotto una fertilizzazione incrociata sul tema trattato frutto di esperienze e di punti di vista differenti. Infine durante il seminario e i laboratori si è posta attenzione affinché il programma fosse accessibile ad entrambi i sessi ed agli anziani, oltre che ai giovani.

Le azioni che sono state realizzate in ogni singola Scuola, hanno consentito di costruire un presidio di conoscenza e di formazione della storia del Campo di internamento di Ferramonti, somigliante alla messa a dimora di una pianta od alla collocazione di una bandiera a difesa della persona umana, da consegnare alle nuove generazioni. Le Scuole coinvolte riceveranno ciascuna un congruo numero di copie della pubblicazione ed il DVD che il progetto ha prodotto, ed avranno a disposizione il sito internet del Progetto, che l’Associazione fra ex Consiglieri regionali si impegna ad aggiornare anche negli anni a venire.

Questa conoscenza e questi strumenti della comunicazione (sito internet, pubblicazione e DVD prodotti dal progetto), non solo sono serviti a coinvolgere i 180 studenti che hanno preso parte direttamente alla sua realizzazione, ma saranno messi a disposizione delle Scuole partecipanti e degli insegnanti di riferimento ed assieme alla bibliografia citata nelle apposite note della pubblicazione, costituiranno un piccolo ma importante archivio, utile a veicolare in futuro alle nuove generazioni la memoria di una storia che ha profondamente segnato la vita ed il divenire dei popoli europei, nel corso della seconda guerra mondiale, al fine di scongiurarne il tragico ripetersi.

 

L’ASSOCIAZIONE FRA GLI EX CONSIGLIERI REGIONALI DELLA CALABRIA, SOGGETTO PROPONENTE DEL PROGETTO “FERRAMONTI: dal Sud Europa per non dimenticare un campo del duce” E’ FIERA DI AVER PORTATO A TERMINE QUESTO LAVORO e ringrazia la Direzione Generale “Education and Culture della Commissione Europea e la sua Agenzia Esecutiva incaricata della implementazione del Programma “Europe for citizens”, per averle dato la opportunità di realizzarlo.

 

Stefano Arturo Priolo – Presidente Associazione fra ex Consiglieri regionali della Calabria